martedì 9 ottobre 2007

COLLATERAL


Ieri sera facendo zapping senza sapere esattamente cosa aspettarmi dal palinsesto televisivo ho avuto questo piacevole sorpresa. Mi sono imbattuta in Collateral. Era da tempo che volevo rivederlo, per fortuna nel 2004 ebbi la grandiosa idea di andarlo a vedere al cinema, e hanno esaudito il mio desiderio.
Un tassista, Max, diligente inizia il proprio turno accompagnando una splendida donna, procuratrice a lavoro, i due si piacciono subito e la ragazza decide di dargli il proprio bigliettino da visita per rivedersi. Subito dopo questa corsa sale sul taxi un uomo, straniero, brizzolato e dall'aria fine, Vincent, che gli offre ben 700 dollari per rimanere con lui tutta la notte e accompagnarlo nei suoi vari spostamenti. Ha inizio la corsa ed è l'inizio della fine. L'uomo tanto elegante è in realtà un killer di professione, giunto in città per far fuori le vittime prescelte. Tra i due si crea un rapporto giocato tutto sulle differenze, a cominciare da quella visiva d'impatto: bianco/afro-americano (per la political correct); elegante e distinto/casual e "normale"; realizzato/in cerca di realizzazione; spietato/estremamente sensibile; cinico/sognatore e oltre.
Ma il filo che lega i due si rinforza quando la polizia è convinta che Vincent ha il corpo di Max, solo un poliziotto più acuto capisce l'equivoco, ma poco riesce a fare perchè viene ucciso dal vero Vincent. Max riesce a sfuggire dalle grinfie di Vincent ma è costretto a ritrovarlo perchè l'ultima vittima prescelta da Vincent è la donna dell'inizio.
Un action movie che si svolge nell'arco di una notte e che ci fa percorrere in lungo e in largo la città di Los Angeles, mostrandoci i volti più vari di questa città, la zona ispanica, quella cinese, quella del centro con gli uffici del procuratore. E' un film da varie sfaccettature, che cerca di mostrare in pieno tutto e il contrario di tutto, io penso che la forza di questo film sia proprio la sua estrema varietà di personaggi (l'opposizione tra i protagonisti), le ambientazioni.
Ovviamente Micheal Mann non è un principiante e non si può far altro che ammirare l'eccellenza della fotografia, delle musiche e ovviamente una sceneggiatura che non ha pecche. La cosa che adoro in Mann è la capacità di girare scene in luoghi affollati. Da antologia la lunga scena nella discoteca, resa ancor meglio da una musica incessante e martellante.
VOTO: 8

5 commenti:

FiliÞþØ ha detto...

io questo film lo devo proprio rivedere...

rovistata ha detto...

a me è piaciuto tanto..non è uno dei migliori dei suoi (al primo posto heat la sfida e ali) ma è davvero un bel film.. ho odiato miami vaice..per quanto la sua mano è visibile, il film risulta piatto e senza spessore..

Anonimo ha detto...

Questo mi manca...

domenico ha detto...

un bellissimo film
forse il miglior mann

rovistata ha detto...

migliore mann forse è troppo..ci sono ali e heat la sfida..ma cmq è di ottimo fatturato.