Siamo nel 1949 un professore di musica, Clement Mathieu, viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per minori. Le regole dell'istituto sono ferree e il direttore non permette a nessun insegnate di applicare metodi educativi differenti dall'assunto AD OGNI AZIONE UNA REAZIONE. Nel film è quasi un ritornello che torna sempre, ripetuto sia dal corpo docente che, quasi per ricordarselo lo intonano spesso e volentieri, sia dai discoli scolari dell'istituto che sanno quale sarà il loro destino.
Ma a sconvolgere questo imperfetto equilibrio arriva il nuovo sorvegliante Clement Mathieu che con il suo amore per la musica (è un musicista fallito con la passione per la composizione di musica) riesce ad APPASSIONARE un banda di disadattati abbandonati dalle proprie famiglie.
Il film si sviluppa tra una "azione-reazione" e un "coro", sgratolando dal basso quella gerarchia voluta tanto dal cattivo direttore dell'istituto. Nel film due sono gli elementi in primissimo piano 1) la musica in grado di appassionare veramente i ragazzi e renderli uniti nella consapevolezza di avere la possibilità di un futuro migliore (prospettiva negata dagli altri docenti dell'istituto),
2) l'ingenuità dei bambini che pur nella loro condizione svantaggiata mantengono la dolcezza e la fanciullezza dei bamibini.
La pellicola guarda sempre al passato, la stessa narrazione ricalca i cliche delle pellicole classiche (la storia inizia con i personaggi già grandi che attraverso la lettura di un diario ripensano al passato) e con la dolcezza e leggerezza narrativa del passato raccontano una storia semplice e convolgente allo stesso tempo.
VOTO: 7,5