Emmet Ray il più grande chitarrista degli Stati Uniti d’America è assolutamente ossessionato da uno zingaro francese Django Reinhardt il migliore di tutti in assoluto. L’unica cosa che li separa è l’amore: Django riesce ad aprirsi e a trasmettere emozioni, le sue, con la sua musica; Emmet è incapace di amare nessun’altro se non la sua chitarra, e questo rende la sua musica di poco inferiore a quella di Django.
Quella costruita da Allen è una storia intervistata. Attraverso i vari racconti su episodi della vita “eccentrica” di Emmet vengono ripercorsi i momenti più salienti. Ovviamente non mancano neppure le contraddizioni e le duplicità di versioni. Tipico di un personaggio che ha in sé un po’ tutti i difetti del genere umano: egocentrico, eccessivo, egoista, beone, arraffone, spendaccione, bugiardo ecc. Nella sua vita non sono mai mancate le donne, ma solo due sono riuscite a rimanergli accanto: Attie una ragazza muta che sapeva capirlo e profondamente innamorata di quel chiacchierone e fanfarone; l’altra Blanch una quasi-scrittrice che per spirito investigativo cerca di scavare nell’animo di Emmet senza mai davvero riuscire a penetrarlo.
Un film di Allen senza Allen. Un po’ strano, anche se qui e là qualcosa del regista si intravede, lo stesso Emmet, non è il suo alter ego, ma per certi aspetti lo ricorda molto. Parte importante del film il jazz e le schitarrate di questi due geni della chitarra.
Quella costruita da Allen è una storia intervistata. Attraverso i vari racconti su episodi della vita “eccentrica” di Emmet vengono ripercorsi i momenti più salienti. Ovviamente non mancano neppure le contraddizioni e le duplicità di versioni. Tipico di un personaggio che ha in sé un po’ tutti i difetti del genere umano: egocentrico, eccessivo, egoista, beone, arraffone, spendaccione, bugiardo ecc. Nella sua vita non sono mai mancate le donne, ma solo due sono riuscite a rimanergli accanto: Attie una ragazza muta che sapeva capirlo e profondamente innamorata di quel chiacchierone e fanfarone; l’altra Blanch una quasi-scrittrice che per spirito investigativo cerca di scavare nell’animo di Emmet senza mai davvero riuscire a penetrarlo.
Un film di Allen senza Allen. Un po’ strano, anche se qui e là qualcosa del regista si intravede, lo stesso Emmet, non è il suo alter ego, ma per certi aspetti lo ricorda molto. Parte importante del film il jazz e le schitarrate di questi due geni della chitarra.
VOTO: 7
1 commento:
E' uno dei (fortunatamente pochi) Allen che mi manca... Mi hai fatto venir voglia di recuperarlo.
Ti saprò dire...
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