giovedì 13 dicembre 2007

LA FIAMMA DEL PECCATO



La fiamma del peccato è uno dei film più rappresentativi del cinema noir, in esso si possono cogliere gli archetipi del genere. Questo noir di Wilder si caratterizza per la predilezione per gli interni cupi, per i netti contrasti tra ombra e luce, e soprattutto per l'intensa caratterizzazione dei personaggi, come quello della perfida 'dark lady' Barbara con sensuale catenella alla caviglia. L'assicuratore Walter Nef conosce Phyllis Dietrichson, moglie di un suo cliente, dalla sensualità irresistibile tanto da renderlo prima il suo amante poi complice di quell'assassinio già preannunciato in principio del film. Dopo aver stipulato un'assicurazione sulla sua vita, i due mettono a punto un piano per ricevere il doppio dell'indennizzo in caso di morte avvenuta in circostanze rare. Ma il piano fin troppo perfetto, troverà un ostacolo insormontabile: Walter verrà infatti smascherato dal suo grande amico e collega Barton Keyes. Ambientato a Los Angeles, strutturato secondo la tecnica del flashback, come il successivo Viale del tramonto, quasi tutto il film si svolge di notte, con dialoghi scarni ed asciutti, che rendono il ritmo della vicenda serrato fino alla tragica conclusione.
I personaggi sono sorprendentemente ben caratterizzati, diversi e opposti. Questo film è ormai un classico del genere al quale la filmografia successiva ha guardato con ammirazione ed emulazione.
VOTO: 8

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dirti... notoriamente chi recensisce un film di Wilder con me sfonda una porta non solo aperta, spalancata! :-)

Sintetica ma efficace analisi, peccato trascuri un po' il grande Edward G. Robinson. Ma si sa... nessuno è perfetto! :-)

rovistata ha detto...

hai ragione non mi sono soffermata molto sugli attori. ma c'è un motivo reale..
se di "film" qualcosa ne capisco e mi permetto di parlare, di recitazione non ne capisco molto..e non mi va di parlare senza cognizione..
ma ovviamente non posso che convenire cn te sulla bravura di E. Robinson..
io cnq ho adorato-odiato la dark lady archetipo del genere..

Anonimo ha detto...

film stupendo! come tutto wilder!

Anonimo ha detto...

Indubbiamente affrontando l'argomento recitazione andrebbero tenuti in conto molteplici fattori (non ultimo il doppiaggio), comunque i motivi che ti hanno portata a non analizzare quell'aspetto sono chiarissimi.

Anonimo ha detto...

io alzerei un po' il voto...