venerdì 21 dicembre 2007

LA PROMESSA DELL'ASSASNO


L'ultimo di Cronenberg sembra un doppio programma ideale con A History of Violence - stessa vena stringata, stessa geometria perfetta, stessa fascinazione per la violenza, nelle sue forme più fisiche e esplosive, stessa assoluta immobilità della storia, che praticamente si dispiega nell'ultima mezz'ora della pellicola.
Una levatrice aiuta una ragazzina di quattordici anni a partorire, ma la ragazza muore nel parto e obiettivo dell'infermiera è trovare un parente prossimo della mamma per affidare la piccola nata. E' da qui che tutta la storia prende a muoversi e ad assumere contorni comunque estremamente eterei. La storia sembra quasi impalpabile e tra un cambio di fronte tra il buono che diventa il cattivo e il cattivo che diventa buono, tutto ciò che abbiamo visto in principio viene smentito. Preferisco non svelare nient'altro della storia perchè rischierei di raccontar alcuni elementi di suspance del film.
Forse questo di Cronenberg è il migliore visivamente, elementi semplici e quotidiani assumono grande rilievo se toccate dalla mano del regista canadese. La pellicola si basa per la maggior parte su colori caldi e tonalità che vanno dal rosso al nero in netto contrasto con le figure umane che sembrano essere quasi argentate.
Ancora una volta torna nel regista l'ossessione per la trasformazione per il cambiamento. Il vero eroe moderno è colui il quale è capace di adattarsi al mondo e saper cambiare pelle ma sempre in nome dei propri valori. Le figure femminili sono quasi completamente assenti, eccetto una Naomi Watts che emerge ma senza poi troppo splendere. Le storie personali sono abbozzate, quanto basta per capire l'esile filo conduttore di tutto il film. Ciò che davvero risplendono sono i ricordi di un passato tatuati indelebilmente sulla pelle dei personaggi. Un passato di cui nessuno può disfersi e su cui costruire il presente.
VOTO: 7,5

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ormai è un plebiscito. Non ho ancora letto una (e dico UNA) recensione negativa del nuovo Cronenberg.

Che, diciamocelo, se lo stramerita.
Ha realizzato uno dei migliori film del 2007, senza se e senza ma.

rovistata ha detto...

sono assolutamente d'accordo con te