sabato 22 dicembre 2007

SCUSE



Questo è il mio modo per chiedere scusa...

RICORDI

Questa mattina proprio non mi volevo svegliare..mi sono svegliata da un sonno assurdo e revival.. Non mi ricordo chi l'ha detto, ma gli do pienamente ragione: "Il passato bisogna lasciarlo lì dov'è, non bisogna resumarlo, fa male"
E oggi va così...

venerdì 21 dicembre 2007

LA PROMESSA DELL'ASSASNO


L'ultimo di Cronenberg sembra un doppio programma ideale con A History of Violence - stessa vena stringata, stessa geometria perfetta, stessa fascinazione per la violenza, nelle sue forme più fisiche e esplosive, stessa assoluta immobilità della storia, che praticamente si dispiega nell'ultima mezz'ora della pellicola.
Una levatrice aiuta una ragazzina di quattordici anni a partorire, ma la ragazza muore nel parto e obiettivo dell'infermiera è trovare un parente prossimo della mamma per affidare la piccola nata. E' da qui che tutta la storia prende a muoversi e ad assumere contorni comunque estremamente eterei. La storia sembra quasi impalpabile e tra un cambio di fronte tra il buono che diventa il cattivo e il cattivo che diventa buono, tutto ciò che abbiamo visto in principio viene smentito. Preferisco non svelare nient'altro della storia perchè rischierei di raccontar alcuni elementi di suspance del film.
Forse questo di Cronenberg è il migliore visivamente, elementi semplici e quotidiani assumono grande rilievo se toccate dalla mano del regista canadese. La pellicola si basa per la maggior parte su colori caldi e tonalità che vanno dal rosso al nero in netto contrasto con le figure umane che sembrano essere quasi argentate.
Ancora una volta torna nel regista l'ossessione per la trasformazione per il cambiamento. Il vero eroe moderno è colui il quale è capace di adattarsi al mondo e saper cambiare pelle ma sempre in nome dei propri valori. Le figure femminili sono quasi completamente assenti, eccetto una Naomi Watts che emerge ma senza poi troppo splendere. Le storie personali sono abbozzate, quanto basta per capire l'esile filo conduttore di tutto il film. Ciò che davvero risplendono sono i ricordi di un passato tatuati indelebilmente sulla pelle dei personaggi. Un passato di cui nessuno può disfersi e su cui costruire il presente.
VOTO: 7,5

sabato 15 dicembre 2007

VIZI DI FAMIGLIA



Poichè questa mattina la mia città era ricoperta di un manto bianco ho deciso di prendermi una mattinata tutta per me, di tornare alle buone vecchie abitudini e cioè a quando avevo molto tempo libero e potevo godermi un bel film al giorno.
Stamane la mia scelta è caduta su questa cammedia. L'idea del regista è parecchio divertente e per certi versi vincente: inventarsi come sequel del celebre film "Il laureato". Reiner infatti tira su un film che si finge essere il preseguo del film di M. Nichols. La storia della famiglia Robinson sembra essere legata ad una storia realmente accaduta a Pasadena. Circa trent'anni dopo la signora Robinson che di vero nome fa Kethreen (interpretata da S. Mclein) è viva e vegeta ed è alle prese con la nipote Sarah (J. Aniston) a sua volta vittima di una impetuosa crisi di identità che la porterà a credere di non essere figlia del vero padre ma di B. Baurroughs (K. Costner), l'uomo con cui sua madre (e prima ancora sua nonna) era scappata in Messico una settimana prima di sposare il promesso sposo. Tra una gag e alcune smorfiette della Aniston, la ragazza e B. Baurroghs si incontreranno e lei, un po' per il troppo vino un po' a causa del fascino dell' uomo, finirà nella sua villa al mare. E così "il fattaccio" si ripete e il fascinoso B. Baurroghs avrà sedotto ben tre generazioni di donne della stessa famiglia. Finale ovviamente da non svelare.
La commedia inizia con brio tra una crisi di identità della Aniston e una cris di mezza età di S. Mclein, ma a poco più di un quarto del film la storia sembra cristallizzarsi e non muoversi più. Di sicuro K. Costner affascinerà le donne della famiglia Huttinger-Robinson, ma gli spettatori non troppo. Attima la performance dell Mclein che ovviamente non accetta la propria condizione di nonna e crede di essere ancora una giovane donna (di mezza età)
VOTO: 6,5

E SCENDE GIU' DAL CIEL...NEVE

Be' ormai è certo: anche nella mia città sta nevicando...
Per me è un evento eccezionale perchè io abito in una città sulla costa pugliese dell'Adriatico e da queste parti "la nevicata" capita una volta ogni 5 anni e che si depositi ogni 10 anni..
Però stamattina mi sono svegliata alle 7:30 perchè dalla gioia per l'evento mia madre ci ha svegliato.. E' meraviglioso!! Le strade sono tutte bianche e le macchine quasi quasi sono tutte addobbate di fiocchetti bianchi.. Questa volta la neve è così tanta da aver ricoperto tutti i balconi e i tetti delle case. E' così bianca la mia città che le strade sono un misto di bianca neve e ghiaccio grigio calpestato dalle ruote delle macchine. Così bianca che le strade sono paralizzate e la gente ha paura di uscire e prendere un bel scivolone. Così bianca che i bambini davanti alle finestre delle scuole guardano esterefatti dalle finestre la loro prima nevicata..
E' stupenda!

giovedì 13 dicembre 2007

LA FIAMMA DEL PECCATO



La fiamma del peccato è uno dei film più rappresentativi del cinema noir, in esso si possono cogliere gli archetipi del genere. Questo noir di Wilder si caratterizza per la predilezione per gli interni cupi, per i netti contrasti tra ombra e luce, e soprattutto per l'intensa caratterizzazione dei personaggi, come quello della perfida 'dark lady' Barbara con sensuale catenella alla caviglia. L'assicuratore Walter Nef conosce Phyllis Dietrichson, moglie di un suo cliente, dalla sensualità irresistibile tanto da renderlo prima il suo amante poi complice di quell'assassinio già preannunciato in principio del film. Dopo aver stipulato un'assicurazione sulla sua vita, i due mettono a punto un piano per ricevere il doppio dell'indennizzo in caso di morte avvenuta in circostanze rare. Ma il piano fin troppo perfetto, troverà un ostacolo insormontabile: Walter verrà infatti smascherato dal suo grande amico e collega Barton Keyes. Ambientato a Los Angeles, strutturato secondo la tecnica del flashback, come il successivo Viale del tramonto, quasi tutto il film si svolge di notte, con dialoghi scarni ed asciutti, che rendono il ritmo della vicenda serrato fino alla tragica conclusione.
I personaggi sono sorprendentemente ben caratterizzati, diversi e opposti. Questo film è ormai un classico del genere al quale la filmografia successiva ha guardato con ammirazione ed emulazione.
VOTO: 8

lunedì 10 dicembre 2007

THE BLOWERS DAUGHTER


"The Blowers Daughter"
And so it is
Just like you said it would be
Life goes easy on me
Most of the time
And so it is
The shorter story
No love, no glory
No hero in her sky
I can't take my eyes off of you
I can't take my eyes off you
I can't take my eyes off of you
I can't take my eyes off you
I can't take my eyes off you
I can't take my eyes...
And so it is
Just like you said it should be
We'll both forget the breeze
Most of the time
And so it is
The colder water
The blower's daughter
The pupil in denial
I can't take my eyes off of you
I can't take my eyes off you
I can't take my eyes off of you
I can't take my eyes off you
I can't take my eyes off you
I can't take my eyes...
Did I say that I loathe you?
Did I say that I want to
Leave it all behind?
I can't take my mind off of you
I can't take my mind off you
I can't take my mind off of you
I can't take my mind off you
I can't take my mind off you
I can't take my mind...
My mind...my mind...
'Til I find somebody new