mercoledì 4 luglio 2007

COTTON CLUB



Nel mitico Cotton Club, locale jazz degli anni Trenta frequentato nella realtà da artisti del calibro di Duke Ellington, Coppola ambienta questa storia di musica, amore e gangster: protagonista il cornettista Gere, unico bianco a cui viene concesso di esibirsi sul palco tra musicisti rigorosamente neri. Il film coglie il Cotton Club di Harlem negli anni del suo massimo splendore, fra il '28 e il '31, quando i negri non vi sono ammessi se non come cantanti, musicisti e camerieri, la bella società dei bianchi va ad applaudirvi Duke Ellington e le altre star del jazz, e i mafiosi usano i night come base di lancio dei loro delitti. Padrone del Cotton Club è Owney Madden, un piccoletto che ha per socio lo spilungone Frenchy. Tra gli assidui c'è «l'Olandese», che controlla il racket delle scommesse. La sera in cui, travestiti da poliziotti, i killers della banda nemica irrompono nel locale per ammazzarlo, a salvare la vita dell’olandese è Dixie Dwyer, un suonatore di cornetta. Per mostrargli la sua gratitudine, l'Olandese lo prende con sé, e ne arruola anche il fratello. Ma mentre quest'ultimo è subito utilizzato per i traffici più loschi, Dixie ha l'incarico di accompagnare e proteggere Vera, la pupa del gangster. Impresa rischiosa, perché Dixie e Vera si piacciono, e tuttavia compiuta da Dixie con zelo fin quando, stufo d'essere il servo dell'Olandese, si porta in casa la ragazza e se la gode. Il boss è nero dalla rabbia e promette vendetta, anche perché il fratello di Dixie si è a sua volta ribellato, ma nel frattempo Dixie grazie a Owney, il padrone del Cotton Club, ha fatto carriera a Hollywood e nella malavita è spuntato l'astro Lucky Luciano. Sarà proprio lui a far uccidere l'Olandese e prenderà il controllo del Cotton Club e Dixie e Vera decidono di scappare. Lietissimo fine ha anche la storia parallela di Sandman Williams, un ballerino negro di tip-tap che dopo aver fatto ingelosire il fratello col quale danzava è stato perdonato di essersi messo in proprio, e ha potuto coronare il gran sogno di sposare la cantante Lila Rose.
Il film è un omaggio all'età del jazz: accuratissimo nella ricostruzione di luoghi e costumi e perfetta soprattutto la ricostruzione dell'epopea del gangsterismo newyorchese, riassunta nel nightclub leggendario in cui si ritrovarono fianco a fianco banditi e banchieri, divi e sgualdrine: anime perse in abito da sera.
Ottima prova di F. F. Coppola che ha dimostrato di poter girare film di diverso genere sempre con ottimi risultati. Sublime la prova attoriale di R. Gere che decide di non farsi doppiare da un cornettista di professione e si è dilettato con questo strumento. Ovviamente da applaudire la costumista del film che ha reso perfettamente la maniacalità dell'eleganza della moda dell'epoca.
VOTO: 7,5

Nessun commento: